Il progetto Hospitis coinvolge le amministrazioni locali, ma non può prescindere da una partecipazione diretta ed effettiva degli abitanti e dei cittadini, vero cuore pulsante dei territori della rete Hospitis. Proprio del coinvolgimento del territorio e della co-progettazione dal basso, abbiamo parlato con Adriano Paolella, responsabile Ambiente e Territorio dell’associazione Cittadinanzattiva.
Dottor Paolella, esattamente di cosa si occupa Cittadinanzattiva?
Cittadinanzattiva è un’associazione che ha come tema storico quello della salute. É un soggetto nato sulla difesa dei diritti sanitari per poi concentrarsi anche su altre partite come tariffe energetiche e tariffe sui rifiuti. Da qualche anno a questa parte, inoltre, ci occupiamo anche di tutela dell’ambiente. L’obiettivo primario è quello di attivare i cittadini, promuovere ogni forma di partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, sia in ambiti formali sia in ambiti informali con coordinamento dal basso e promozione di richieste. Siamo un soggetto con una lunga storia, insomma.
Qual è il vostro ruolo all’interno del progetto Hospitis?
Nel progetto Hospitis abbiamo una partecipazione nel comitato scientifico e un ambito di riflessione sulla partecipazione dei cittadini delle varie località. Proponiamo apposite tecniche per permettere ai progettisti di avviare i percorsi di progettazione partecipata, che evidentemente in questa fase sono ancora in divenire. A seguito dell’adesione dei singoli Comuni, ci occupiamo quindi dell’individuazione dei beni pubblici disponibili per sviluppare Hospitis nel concreto. Tutti passaggi preliminari ma necessari affinché si possa poi innescare nelle singole località una vera e propria progettazione partecipata.
Quali sono le ricadute attese per Cittadinanzattiva?
Abbiamo laboratori di progettazione distribuiti in tutta Italia, uno per Regione, portiamo avanti la definizione di piani di resilienza di comunità per rafforzare le comunità locali. Il nostro obiettivo è dare ai cittadini dei piccoli Comuni la possibilità di operare scelte condivise, azioni di recupero e di salvaguardia. In Hospitis vogliamo mettere in rete gli operatori che possano agire all’interno del progetto ma anche una rete di cittadini che sia in grado di agire propositivamente e attivamente. Fino ad ora il progetto ha parlato con le amministrazioni, ma è il momento di aggiungere un intervento più vasto di formazione e acquisizione di consapevolezza di tutta la cittadinanza e di ascolto delle indicazioni che emergono dagli abitanti stessi. Hospitis nasce per far rivivere i borghi, per attirare non solo turisti che possano vivere come residenti, ma anche e soprattutto nuovi residenti, specie giovani. Ascoltare le loro istanze è quindi di fondamentale importanza per rendere i borghi vivaci e nuovamente popolati.
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